“Open is the new black”. Pubblicare in open access e condividere i dati della ricerca secondo i principi della scienza aperta

Il webinar si è svolto il 7 giugno 2022. In questa pagina sono disponibili la registrazione del webinar e le slide presentate.


INFO SUL WEBINAR

Quando: martedì 7 giugno 2022, ore 14.00

Destinatari: docenti, ricercatori, dottorandi, assegnisti, personale di supporto alla ricerca, bibliotecari.

Argomenti: il webinar tratterà di open access per le pubblicazioni e condivisione dei dati della ricerca secondo i principi FAIR. Fornirà consigli e strumenti per l’implementazione di buone pratiche, anche nell’ambito di progetti di ricerca che prevedono obblighi in materia. Una parte sarà dedicata alle domande dei partecipanti.

Relatori: Andrea Solieri (OA & RDM), Valentina Davighi (OA), Michele Pola (RDM)

Nota: per open access si intende la disponibilità online della letteratura scientifica senza costi di accesso e a condizioni che ne garantiscano il riuso e la libera condivisione. Per dati della ricerca si intendono i dati raccolti o prodotti nel corso della ricerca scientifica e utilizzati come elementi di prova nel processo di ricerca.


OA I Condividere l’accepted manuscript: le politiche dei principali editori

La maggior parte degli editori internazionali consente di rendere disponibile in open access sui repository istituzionali il manoscritto accettato per la pubblicazione. Tuttavia, è spesso richiesto un periodo di embargo, che non sempre è compatibile con quanto previsto dagli obblighi in materia di open access previsti dagli enti finanziatori della ricerca.



Elsevier

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript dopo un periodo di embargo (specifico per ogni rivista).

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» deve riportare il doi della version of record
» deve essere rilasciato con licenza CC-BY-NC-ND
» non dEVE ESSERE MODIFICATO PER RISULTARE Più similE alla versione editoriale

nota bene:
PUOI PUBBLICARE L’ACCEPTED MANUSCRIPT SENZA EMBARGO:
» NEL SITO WEB O NEI BLOG PERSONALI DEGLI AUTORI
» AGGIORNANDO I PRE-PRINT SU ARXIV O REPEC
» IN REPOSITORIES ISTITUZIONALI PER SOLI USI INTERNI
» IN SITI COMMERCIALI CON CUI ELSEVIER HA UN ACCORDO

pre-print
puoi condividerE IL PRE-PRINT senza embargo, alle seguenti condizioni:
» se sarà accettato per la pubblicazione, l’editore raccomanda di inserire il doi della versione editoriale
» non dEVE ESSERE MODIFICATO PER RISULTARE Più similE alla versione editoriale

Link utili
ELSEVIER | Policies di condivisione
ELSEVIER | Journal embargo finder
ELSEVIER | Faq

Springer Nature

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript dopo un periodo di embargo (6 mesi per Nature, 12 per Springer).

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» DEVI INDICARE CHE SI TRATTA DELLA VERSIONE ACCETTATA E INSERIRE L’URL DELLA VERSIONE EDITORIALE PUBBLICA SUL SITO WEB DELLA RIVISTA
» I TERMINI DI USO SONO DEFINITI DA SPRINGER
» NON È ACCONSENTITO RILASCIARE LA VERSIONE ACCETTATA TRAMITE LICENZE CREAVE COMMONS DI FORMATO APERTO, NÉ OPERARE MODIFICHE ALLA FORMATTAZIONE E AL TESTO

nota bene:
LA LICENZA STANDARD DI SPRINGER NATURE SI APPLICA A TUTTI I MANOSCRITTI. nEL CASO IN CUI NEL CORPO DELL’ARTICOLO (ES. NEGLI ACKNOWLEDGEMENTS) L’AUTORE RIVENDICHI IL DIRITTO DI PUBBLICARE IN OPEN ACCESS IL MANOSCRITTO ACCETTATO (RIGHTS RETENTION STRATEGY), PREVALGONO I TERMINI PREVISTI DALLA LICENZA STANDARD DI SPRINGER NATURE.

Pre-print
puoi condividerE IL PRE-PRINT senza embargo, alle seguenti condizioni:
» DEVI indicare il doi e l’url della versione EDITORIALE pubblicata nel sito web della rivista e una licenza CC a tua sceltA

link utili
SPRINGER NATURE | Policy e tempi di embargo
SPRINGER NATURE | Pre-print sharing
SPRINGER NATURE | Policies editoriali

ACS Journals

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript dopo 12 mesi dalla pubblicazione.

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» LA CONDIVISIONE IN OPEN ACCESS è POSSIBILE SOLO SE RICHIESTO DALL’ENTE CHE HA FINANZIATO LA RICERCA O DALL’UNIVERSITà
» LA condivisione in open access DEVE ESSERE PER SCOPI NON COMMERCIALI E NON VIOLARE LE LINEE GUIDA ETICHE DI ACS
» DEVI INDICARE IL COPYRIGHT DELL’EDITORE E CHE SI TRATTA DI UNA VERSIONE ACCETTATA DI UNA PUBBLICAZIONE ACS

pre-print
Puoi CONDIVIDERE il pre-print senza embargo, alle seguenti condizioni:
» la sua condivisione in open access deve essere per scopi non commerciali e non violare le linee guida etiche di acs
» se sarà accettato per la pubblicazione, dovrai inserire il copyright dell’editore e indicare che si tratta di una versione inedita di una pubblicazione ACS

link Utili
ACS | Policies di condivisione

Cambridge Univ Press

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript senza embargo nelle aree SSH e dopo 6 mesi nelle aree STEM.

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» deve essere rilasciato con licenza CC-BY-NC-ND o equivalente, comunque non meno restrittiva

pre-print
puoi condividerE IL PRE-PRINT senza embargo.

Link utili
CUP | GREEN OPEN ACCESS POLICY

Emerald

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript senza embargo.

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» deve essere rilasciato con licenza CC-BY-NC

link utili
EMERALD | GREEN OPEN ACCESS POLICY

Sage

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript senza embargo.

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

» Uso non commerciale (NC)
» no derivati (ND)

pre-print
Puoi CONDIVIDERE il pre-print senza embargo, alle stesse condizioni dell’accepted manuscript.

link Utili
SAGE | GREEN OPEN ACCESS

Taylor & Francis

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript dopo un periodo di embargo (specifico per ogni rivista).

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

E’ RACCOMANDATO DI INDICARE CHE SI TRATTA DELLA VERSIONE ACCETTATA DI UN ARTICOLO PUBBLICATO SU UNA RIVISTA TAYLOR & FRANCIS E DI INSERIRE L’URL ALLA VERSIONE EDITORIALE PRESENTE IN TANDFONLINE.COM.

nota bene:
PUOI PUBBLICARE L’ACCEPTED MANUSCRIPT SENZA EMBARGO:
» NEL SITO WEB O NEI BLOG PERSONALI DEGLI AUTORI e sui social media

pre-print
puoi condividerE IL PRE-PRINT senza embargo, alle seguenti condizioni:
» Se sarà accettato, dovrai indicare nel pre-print che sarà pubblicato in una rivista taylor & francis e, a pubblicazione avvenuta, inserire il collegamento alla versione editoriale presente in tandfonline.com

version OF RECORD
Taylor & francis consente a tutti gli autori di un contributo non rilasciato ad accesso aperto, di condividere l’articolo tramite l’eReader dell’editore con 50 eprint gratuiti.

link utili
Taylor & francis | Sharing version of journal articles
Taylor & Francis | Tempi di embargo
Taylor & Francis | Policies editoriali

Wiley

Puoi rendere disponibile in open access in IRIS l’accepted manuscript dopo un periodo di embargo di 12 mesi per aree STM e 24 mesi per aree SSH.

ALTRE CONDIZIONI per l’accepted manuscript:

DOVRAI INDICARE L’URL DELLA VERSIONE EDITORIALE E APPOSITA ACKNOWLEDGEMENT DELL’EDITORE.

pre-print
puoi condividerE IL PRE-PRINT senza embargo in repositories istituzionali, in server di pre-print non commerciali e nei siti web degli autori.
» e’ raccomando segnalare che si tratta di una versione sottoposta a richiesta di pubblicazione e, se tale richiesta sarà accettata, di riportare l’url della versione editoriale con il suo doi

Link utili
WILEY | Self-archiving policy
WILEY | Pre-prints policy
WILEY | Best practise guidlines
WILEY | Author compliance tool (disposizioni specifiche per rivista)

Le indicazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al 03.05.2022.
Ti consigliamo di verificare sempre le politiche degli editori direttamente ai link indicati.


Sherpa Romeo ↗

Aggrega e analizza le politiche di accesso aperto degli editori di tutto il mondo e fornisce riepiloghi dei diritti d’autore degli editori e delle politiche di archiviazione ad accesso aperto rivista per rivista.

How Can I Share It ↗

Fornisce informazioni sugli aspetti della condivisione accademica. Include informazioni pratiche e strumenti per garantire che gli articoli possano essere condivisi.


OA | 2015-2019 | Analisi spese di pubblicazione @Unimore

Quanto ha speso Unimore nel quinquennio 2015-2019 per l’open access di pubblicazioni scientifiche dei propri ricercatori? Verso quali editori? Come è cambiata la spesa negli anni?


710mila euro per APC 2015-2019

La spesa complessiva per pubblicazioni scientifiche nel quinquennio è di 880mila euro, di cui 710mila (80%) per Article Processing Charges per l’open access.

Circa 60mila euro sono stati spesi per servizi editoriali connessi alla pubblicazione, es. color charges, editing, extra pages.

ALTRE TIPOLOGIE DI SPESA PER PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SONO I COSTI PER CONTRATTI DI EDIZIONE (14mila euro) e LE SUBMISSION FEES (12mila euro).

+120% spesa per APC dal 2015 al 2019

La spesa per APC è più che raddoppiata in cinque anni ed è passata dall’80% della spesa complessiva per pubblicazioni nel 2015 al 96% nel 2019.

Nel 2015, la spesa per APC è stata di circa 94mila euro su un totale di circa 120mila, nel 2019 di 205mila euro su un totale di 214mila.

A 7 editori gold OA il 52% delle APC totali

Tra i primi 15 editori per APC pagate da Unimore, 7 sono gold e raccolgono il 52% della spesa, 8 sono ibridi e raccolgono il 22%. I primi 3 da soli raccolgono il 33%.

di rilievo la crescita degli editori gold multirivista multidisciplinari mdpi e frontiers: hanno moltiplicato rispettivamente x10 e x8 i propri introiti in apc da unimore.

Tra gli editori ibridi, elsevier e WILEY sono quelli che hanno avuto la crescita maggiore DI INTROITI PER APC DA UNIMORE: ELsEVIER X3, WILEY X1,5.

Nota metodologica

I dati utilizzati sono il risultato di un’approfondita analisi ed elaborazione delle spese registrate nel sistema di contabilità di Unimore ad esercizi contabili chiusi.

Non essendo al 2019 definite specifiche voci per ciascuna tipologia di spesa, l’analisi è PARTITA Dalla identificazione delle spese di pubblicazione e successiva classificazione per tipologia (i.e. apc, contratti di edizione, servizi editoriali). in circa un 10% dei casi la classificazione non è stata possibile: di 760 spese registrate (per un ammontare di 880mila euro), 70 non sono state classificate (per un ammontare di 75mila euro).

OA | 2015-2019 | Pubblicazioni open access @Unimore ↗

Quanto hanno pubblicato i ricercatori Unimore nel quinquennio 2015-2019? E quante di queste pubblicazioni sono open acccess?

OA | 2021 | Costi per abbonamenti e open access @Unimore ↗

Quanto ha speso nel 2021 Unimore per pubblicare contributi dei propri ricercatori e per consentire loro accesso alla letteratura scientifica?


OA | Open access: definizione e implementazione

Open access significa accesso online libero e gratuito alla letteratura scientifica, senza vincoli economici, legali o tecnici.


Definizione

Per accesso aperto [alla letteratura scientifica peer reviewed] intendiamo la sua disponibilità pubblica e gratuita in Internet, e la possibilità per ogni utente di leggere, scaricare, copiare, diffondere, stampare, cercare, o linkare al testo completo degli articoli, di analizzarli e indicizzarli, di trasferirne i dati in un software, o usarli per ogni altro utilizzo legale, senza ulteriori barriere (legali, tecniche o finanziarie) se non quelle relative all’accesso a Internet.

L’unico vincolo riguardo la riproduzione e la distribuzione, e l’unica funzione del copyright in questo ambito, dovrebbe essere la tutela dell’integrità del lavoro degli autori e il diritto di essere debitamente riconosciuti e citati.

definizione di open access secondo la Budapest Open access Initiative

Implementazione

1. L’autore e il detentore dei diritti devono garantire a tutti gli utilizzatori il diritto d’accesso gratuito, irrevocabile e universale e l’autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati, mantenendo comunque l’attribuzione della paternità intellettuale originaria.

2. Una versione digitale completa del contributo deve essere depositata e dunque pubblicata in almeno un archivio online che impieghi standard tecnici adeguati e che sia supportato e mantenuto da un’istituzione accademica, una società scientifica, un’agenzia governativa o ogni altra organizzazione riconosciuta che persegua gli obiettivi dell’accesso aperto, della distribuzione illimitata, dell’interoperabilità e dell’archiviazione a lungo termine.

1. LO STRUMENTO LEGALE MIGLIORE PER GARANTIRE A TUTTI I DIRITTI DEFINITI È L’USO DI LICENZE CREATIVE COMMONS.

2. VA SEMPRE E COMUNUQE DEPOSITATA IN IRIS UNIMORE (O ALTRO REPOSITORY ISTITUZIONALE/DISCIPLINARE) LA VERSIONE PUBBLICATA O LA VERSIONE ACCETTATA PER LA PUBBLICAZIONE (A SECONDA DEI DIRITTI DELL’AUTORE).


OA | 2015-2019 | Pubblicazioni open access @Unimore

Quanto hanno pubblicato i ricercatori Unimore nel quinquennio 2015-2019? E quante di queste pubblicazioni sono open acccess?


2500 pubblicazioni OA 2015-2019

I ricercatori Unimore hanno pubblicato circa 2500 contributi in open access, pari al 18% dei 14mila contributi pubblicati complessivamente.

La percentuale di pubblicazioni in open access sale a circa il 25% se si considerano solo i contributi in rivista: sono 2360 su 9500.

+75% pubblicazioni OA 2015-2019

Il numero di pubblicazioni in open access è cresciuto del 75%, mentre il numero complessivo di pubblicazioni del 12%.

Nel 2015, 378 pubblicazioni open access (su 2619), nel 2019 663 pubblicazioni open access (su 2927).

link utili
» 2015-2019 | Analisi spese di pubblicazione @Unimore

Gold OA vs Hybrid OA 5 a 1

Per ogni pubblicazione in hybrid open access ce ne sono 5 in gold (o diamond) open access.

Il rapporto tra pubblicazioni gold e ibride cresce costantamente nei cinque anni: nel 2015 è 3,6:1; nel 2016 4,4:1; nel 2017 4,8:1; nel 2018 4,7:1, nel 2019 5,1:1.

Nota metodologica

L’elenco delle pubblicazioni di autori Unimore nel quinquennio è stato ottenuto fondendo e integrando i dati di IRIS Unimore con i dati Scopus/Scival.

L’attributo open access è stato assegnato:

1. QUANDO IL VALORE “OPEN ACCESS STATUS” È “GOLD” O “HYBRID” (2115), NEI CASI DI PUBBLICAZIONI INDICIZZATE DA SCOPUS (10294) E VALORE PRESENTE (9199);

2. QUANDO LA RIVISTA È INDICIZZATA DA DOAJ (224) SECONDO QUANTO INDICATO IN IRIS, NEI CASI DI PUBBLICAZIONI NON INDICIZZATE DA SCOPUS (3583). in tal caso, l’attributo open access assegnato è “gold”.

OA | I contratti Read & Publish

I contratti read & Publish (o trasformativi) mettono in unico pacchetto i costi per l’accesso ai contenuti di un editore e i costi per la pubblicazione in open access di un certo numero di articoli dei ricercatori dell’istituzione aderente. Sono la soluzione all’aumento incontrollato dei costi della letteratura scientifica?


Cosa sono

Sono accordi stipulati tra istituzione ed editore in base ai quali nei costi pagati dall’istituzione sono compresi sia l’accesso alle risorse dell’editore per gli afferenti all’istituzione (quota read), che un certo numero di pubblicazioni in open access degli autori afferenti all’istituzione (quota publish).

L’ITALIA, TRAMITE IL CONSORZIO COORDINAMENTO PER L’ACCESSO ALLE RISORSE ELETTRONICHE (CARE) CHE FA CAPO ALLA CRUI, HA CONCLUSO DIVERSI ACCORDI DI TIPO TRASFORMATIVO. UNIMORE ADERISCE SOLO AD ALCUNI DI QUESTI.

la variabilità nelle condizioni previste dai contratti trasformativi è ampia: si va dalla forma tradizionale di sottoscrizione di abbonamento con l’aggiunta di sconti sulle APC (è il caso del contratto CRUI-Elsevier), a chi nel prezzo pagato mette già un certo numero di “voucher” per l’open access (calcolati spesso su una stima del numero di articoli prodotti annualmente dai ricercatori dell’istituzione), a chi garantisce open access per tutte le pubblicazioni degli afiliati all’istituzione.

Lo scopo

Lo scopo è duplice: contenere i costi per accedere e pubblicare letteratura scientifica e favorire la transizione verso l’accesso aperto dell’editoria scientifica tradizionale, tipicamente ad accesso chiuso. L’obiettivo è il passaggio da un modello pay to read a uno pay to publish, a parità (almeno) di costi.

Secondo l’esac initiative, i contratti trasformativi dovrebbero essere:
» temporanei, transitori e trasparenti,
» orientati a contenere i costi e perseguire l’equità nel sistema di pubblicazione scientifica.

Dovrebbero inoltre PREVEDERE CHE GLI AUTORI MANTENGANO IL COPYRIGHT SUI PROPRI CONTRIBUTI.

Le criticità

Nonostante gli obiettivi dichiarati, l’implementazione del modello read and publish presenta diverse criticità, tra cui una certa mancanza di trasparenza da parte degli editori, tempi di transizione al full open access non definiti, un generale aumento dei costi per le istituzioni.

anche per queste ragioni, nel 2022, La Budapest open Access Initiative ha raccomandato di abbandonare il modello read and publish per preferire modelli editoriali che vadano a vantaggio di tutte le aree del mondo sotto il controllo di organizzazioni accademiche e non a scopo di lucro, così da evitare che la letteratura ad accesso aperto si concentri nelle riviste commerciali dominanti.

coalition s ha definito criteri specifici per le riviste per dimostrare il proprio processo di trasformazione verso il full open access.


OA | 2021 | Costi per abbonamenti e open access @Unimore

I costi degli abbonamenti alle riviste scientifiche sono costantemente cresciuti negli anni, nonostante l’avvento di Internet. Parallelamente, la grande richiesta di pubblicare in open access ha portato a un aumento della pubblicazioni ad accesso aperto, ma anche dei relativi costi. Unimore spende circa 3,5 milioni di euro all’anno, tra costi read e costi publish.


Read
3 milioni €/anno

SBA Unimore spende circa 2 milioni di euro all’anno per abbonamenti a periodici e banche dati scientifiche (circa 200mila titoli).

Le singole Biblioteche spendono ulteriori 300mila euro per specifici periodici elettronici, 500mila per cartacei e 150mila per monografie.

I Dipartimenti altri 65mila euro.

Quasi 800mila sono solo per l’editore elsevier. al gruppo nature vanno quasi 100mila euro, a ieee 75mila.

Publish
350mila €/anno

Unimore spende circa 350mila euro all’anno per pubblicazioni open access, contratti di edizione e servizi editoriali connessi alla pubblicazione

La spesa per pubblicare open access è triplicata nel quinquennio 2017-2021.

nel 2021, il 55% della spesa è con editori gold open access, il resto con editori ibridi.

nel 2021, l’80% della spesa totale per l’open access è appannaggio dell’area biomedica.

LINK UTILI
» 2015-2019 | Pubblicazioni open access @Unimore
» 2015-2019 | Analisi spese di pubblicazione @Unimore

Read & Publish
380mila €/anno

Unimore spende circa 380mila euro per contratti di tipo “read & publish” con ACS, Cambridge UP, Emerald, Lippincott e Wiley.

I CONTRATTI durano dA 3 A 5 ANNI e sono stipulati da care-crui. il principio è che LA QUOTA “READ” lasci PROGRESSIVAMENTE SPAZIO ALLA QUOTA “PUBLISH”.

la distribuzione dei voucher per l’open access tra gli atenei non è però stabilita a monte. non è quindi scontata la convenienza di questi contratti per ogni ateneo.

i dati elaborati da crui mostrano che ci sono alcuni atenei che traggono molto vantaggio da questi contratti e altri per i quali sono invece molto svantaggiosi.

sba unimore ne sta valutando costi e benefici.

LINK UTILI
» I CONTRATTI Read & Publish UNIMORE

VQR | Linee guida e bando 2015-2019

La legge italiana stabilisce che l’ANVUR valuta la qualità dei risultati della ricerca delle Università e degli Enti di Ricerca con cadenza quinquennale. I risultati della valutazione sono utilizzati per l’allocazione dell’80% circa della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università, pari a circa il 30% del FFO.


Linee guida e bando
VQR 2015-2019

La VQR si articola in 17 Aree scientifiche. Sono presi in considerazione i prodotti della ricerca pubblicati per la prima volta nel periodo 2015-2019.

il mur emana tramite decreto le linee guida per il processo di valutazione della qualità della ricerca e della terza missione di Università ed Enti di ricerca italiani.

L’avvio della procedura è demandato a successivo bando di Anvur.

IL BANDO VQR DISCIPLINA LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA VQR. PER OGNI AREA SCIENTIFICA ANVUR NOMINA UN GRUPPO DI ESPERTI DELLA VALUTAZIONE (GEV).

Ogni prodotto è affidato di regola a due componenti del GEV in base alle competenze disciplinari. Il GEV può fare ricorso ad almeno un esperto esterno, e comunque a un massimo di due.

Bando | Criteri di valutazione

I GEV sono tenuti a esprimere un giudizio di qualità su ciascun prodotto conferito, riferito ai seguenti criteri: originalità, rigore metodologico, impatto.

Il giudizio deve essere motivato, ANCHE IN MODO SINTETICO, AI FINI DELL’ATTRIBUZIONE DEL PRODOTTO A UNA DELLE SEGUENTI CATEGORIE:

» ECCELLENTE ED ESTREMAMENTE RILEVANTE
» ECCELLENTE
» STANDARD
» RILEVANZA SUFFICIENTE
» SCARSA RILEVANZA O NON ACCETTABILE

Ciascun GEV è tenuto a suddividere la valutazione dei prodotti utilizzando tutte le categorie, attribuendo a ciascuna almeno il 5% e non più del 25% dei prodotti.

La valutazione dei singoli prodotti non è comparativa: ogni prodotto è collocato nelle classi di merito indipendentemente dalla collocazione degli altri.

Bando | Modalità di valutazione

I GEV definiscono le modalità con le quali applicare i criteri di valutazione dei prodotti e le riportano nei documenti Modalità di valutazione.

DI BASE, OGNI GEV VALUTA LA QUALITÀ DEI PRODOTTI CONFERITI CON LA METODOLOGIA DELLA PEER REVIEW INFORMATA DA INDICI CITAZIONALI INTERNAZIONALI, LADDOVE CONSOLIDATA E APPROPRIATA RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELL’AREA, TENENDO OPPORTUNAMENTE CONTO DEL VALORE DELLE AUTOCITAZIONI.

Gli indicatori PIù usati sono 5YIF, AI, CS, SJR.

PER I PRODOTTI PER I QUALI NON È APPROPRIATO L’USO DELLA PEER REVIEW INFORMATA DA INDICATORI CITAZIONALI, IL GEV VALUTA LA QUALITÀ DI CIASCUN PRODOTTO CON LA METODOLOGIA DELLA PEER REVIEW, AFFIDATA DI REGOLA A DUE COMPONENTI DEL GEV A CUI IL PRODOTTO VIENE ASSEGNATO IN BASE ALLE COMPETENZE DISCIPLINARI.


OS | Politiche open science nel mondo

L’open science è sempre più una priorità per organizzazioni intergovernative, enti finanziatori, università, accademie scientifiche. Tutte le politche open science riguardano innanzitutto l’open access alle pubblicazioni, la gestione FAIR dei dati, i sistemi di valutazione della ricerca.


MUR | Ministero Università e Ricerca

La condivisione dei risultati della ricerca, la libera circolazione delle conoscenze e la trasparenza nella metodologia (scienza aperta) fanno da volano per l’innovazione. Nello stesso tempo, l’innovazione contribuisce a migliorare la qualità e la produzione della ricerca.

il programma nazionale per la ricerca 21-27 prevede la stesura di uno specifico piano per la scienza aperta, PUBBLICATO IL 15 GIUGNO 2022, il cui obiettivo è “porre le basi per la piena attuazione della scienza aperta in Italia, favorendo la transizione verso un sistema aperto, trasparente, equo, inclusivo, in cui la comunità scientifica si riappropri della comunicazione dei risultati della ricerca, con benefici per la ricerca stessa e per l’intera società.”

La legge 112/2013 prevede l’open access per le pubblicazioni risultanti da ricerche finanziate per almeno il 50% con fondi pubblici.

LINK UTILI
Programma Nazionale per la RicercA 21-27
PIANO nazionale PER LA SCIENZA APERTA 21-27
legge 112/2013

EC | European Commission

Open science is a policy priority for the European Commission and the standard method of working under its research and innovation funding programmes as it improves the quality, efficiency and responsiveness of research.

La CE dichiara 8 “ambizioni” della sua politica open science, tra cui: tutte le pubblicazioni scientifiche peer reviewed devono essere liberamente accessibili, fair e open data devono diventare il default, devono essere sviluppate metriche di nuova generazione che rendano giustizia alle pratiche di open science.

La Commissione ha fatto raccomandazioni sull’accesso e la preservazione dell’informazione scientifica in cui raccomanda agli stati membri di implementare politiche per: l’open access immediato alle pubblicazioni, la gestione fair dei dati, l’incentivazione e il supporto a ricercatori che condividono i risultati delle loro ricerche.

link utili
The EU’s open science policy
COMMISSION RECOMMENDATION (EU) 2018/790
Commission recommendation (EU) 2012/417

UNESCO I Onu Educazione, Scienza, Cultura

Open Science has the potential of making the scientific process more transparent, inclusive and democratic. It is increasingly recognized as a critical accelerator for the achievement of the United Nations Sustainable Development Goals and a true game changer in bridging the science, technology and innovation gaps and fulfilling the human right to science

Nella conferenza generale del novembre 2021, l’unesco ha adottato la “UNESCO Recommendation on Open Science“, quale strumento per arrivare a uno standard internazionale sulla scienza aperta.

raccomanda agli stati membri di fare in modo che la conoscenza scientifica derivante da ricerche finanziate con fondi pubblici sia licenziata con licenze di tipo open o rilasciata al pubblico dominio e di rivedere i sistemi di valutazione della ricerca e di avanzamento delle carriere per allinearli ai principi dell’open science.

LINK UTILI
UNESCO Open Science website
UNESCO Recommendation on open science

WHO | World Health Organisation

WHO believes that universal access to publicly funded research, including research data, is fundamental to tackling the public health challenges of the 21st century.

WHO’s policy on open access seeks to ensure that, as a fundamental part of its mission, the published outputs of its activities are freely accessible and reusable by the public.

La World Health Organisation è membra della Coalition S e la sua policy open access è allineata ai principi di plan s.

link utili
WHO OPen access policy
EUA | European University Association

EUA sees Open Science as a means to an end: a scholarly system which ensures “that knowledge and understanding created by researchers [are] treated as public goods, available for the benefit of members of society as a whole, to enhance the wellbeing of human beings across the planet”

EUA supporta le università nella transizione verso l’open science da oltre 10 anni. nel febbraio 2022 ha pubblicato un’agenda in cui sono definite le 3 priorità per il prossimo futuro: I) open accesss to scholarly outputs in a just scholarly publishing ecosystem, ii) FAIR research data, and iii) research assessment.

LINK UTILI
The eua open science agenda 2025
eua publications page

»»» EUA rappresenta più di 850 università e conferenze nazionali di rettori in 48 paesi europei.
ALLEA | All European Academies

Openness is inherent to the success of modern science; the open sharing of ideas, theories, methods, data, and evidence forms the basis on which our agile and innovative global research system is built.

»»» ALLEA è la federazione europea delle accademie scientifiche, rappresenta più di 50 accademie in più di 40 paeisi ue e non ue.
SE | Science Europe

Science Europe is committed to supporting and contributing to a smooth and rapid transition to Open Access at national and European level and promotes the principle that research data should be FAIR.

»»» Science Europe conta 38 membri da 29 paesi europei, tra agenzie nazionali che finanziano la ricerca e istituzioni di ricerca.
LERU | League of European Research Universities

LERU is a keen supporter of Open Science and the benefits it can bring about for science and society and is an active player in the development of Open Science both at the university and EU policy level. 

leru pubblica nel 2018 l’advice paper “Open Science and its role in universities: a roadmap for cultural change” in cui analizza gli 8 pilastri dell’open science definiti dalla commissione europea.

nell’advice paper sono specificate 41 raccomandazioni relative agli 8 pilastri, utili alle università a intraprendere azioni concrete in materia di open science.

link utili
Open Science and its role in universities

»»» LERU è un network di 23 università leader nella ricerca di 12 paesi europei. tra i membri, le università di cambridge, oxford, zurigo, la sorbona, la statale di milano.

Corsi di Dottorato e Scuole di Specializzazione

Ai fini dell’accreditamento dei corsi di Dottorato e delle Scuole di Specializzazione di area medica, è necessario che i docenti facenti parte dei relativi collegi soddisfino specifici requisiti che ne attestino la qualificazione scientifica.


Corsi di dottorato (rif. 2022)

Per l’accreditamento dei corsi e delle sedi di dottorato di ricerca è richiesto il rispetto di alcuni criteri inerenti la composizione del collegio dei docenti. In particolare, i membri del collegio devono essere in possesso di una qualificazione scientifica attestata sulla base dei requisiti necessari previsti dalla normativa vigente per l’accesso alle funzione di professore di prima o seconda fascia.

Nello specifico:

» i ricercatori devono essere in possesso dei requisiti necessari per l’accesso alle funzioni di professore di seconda fascia;

» i professori devono essere in possesso dei requisiti necessari per l’accesso alle funzioni del ruolo di appartenenza;

» il coordinatore del dottorato deve essere in possesso dei requisiti per l’accesso alle funzioni di professore di prima fascia;

» i componenti dei collegi appartenenti a università o enti di ricerca esteri devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso alle funzioni di professore di seconda fascia.

Riferimenti normativi
DL 226/2021 Regolamento corsi di dottorato
dottorati di ricerca sul sito anvur

Scuole di specializzazione (rif. 2017)

Per verificare la sussistenza dei livelli minimi relativi alle capacità di ricerca dei Collegi dei docenti delle Scuole di Specializzazione viene utilizzato un indicatore, denominato “ASN”. L’indicatore è ottenuto mediando sui PO, PA e RU, che espletino attività di docenza nei SSD caratterizzanti la tipologia, un indicatore “A” in grado di tener conto della produzione scientifica complessiva.

L’indicatore A assume per ogni docente valori pari rispettivamente a 0; 0,4; 0,8; 1,2 a seconda che il docente componente del collegio superi 0, 1, 2 o 3 valori soglia relativi alla propria fascia di riferimento, calcolati per il SC di riferimento.

I valori soglia per ciascuna fascia sono i seguenti:

» per i professori di prima fascia, quelli relativi ai Commissari;

» per i professori di seconda fascia, quelli relativi ai professori ordinari;

» per i ricercatori, quelli relativi ai professori associati.

I livelli minimi relativi alla capacità di ricerca saranno ritenuti soddisfatti se l’indicatore ASN sull’intero collegio assumerà valore pari o superiore a 0,7

Riferimenti normativi
Decreto interministeriale 402/2017
Scuole di Specializzazione sul sito anvur